“Voglio cambiare lavoro”, perché fare un percorso di Career Coaching?

“Voglio cambiare lavoro”

Questa è la frase che mi dicono tanti dei clienti che si siedono davanti a me…

E la mia risposta come sempre è una domanda: “Come mai?”

E da li parte il racconto: rabbia, frustrazione, tristezza, i motori emotivi sono principalmente negativi.

All’inizio il mio primo pensiero era “meno male che vuole cambiare lavoro” poi ho iniziato a pensare che prima di iniziare il percorso per cercare un lavoro nuovo, era importante capire le dinamiche di quello attuale e del perché non stava funzionando.

Quando passiamo da un lavoro all’altro tante volte ci portiamo dietro delle dinamiche simili, a volte no, ma è sempre meglio controllare.

Una volta individuata la causa per cui stiamo facendo il percorso allora è possibile capire come procedere.

Ci sono diverse strade che si possono intraprendere, non esiste una formula magica, nella maggior parte dei casi faccio questi passaggi:

  • Dinamiche positive e negative nel lavoro attuale
  • Analisi delle competenze
  • CV
  • Profilo Linkedin
  • Identificare la cultura aziendale a cui si vorrebbe appartenere idealmente
  • Ricerca delle aziende ideali
  • Mandare candidature come se non ci fosse un domani

La mia frase preferita è “Se non hai mandato 100 CV è come se tu non ne avessi inviato neanche uno”

Non è sempre il segreto, ma aiuta.

Non tanto perché è qualcosa di magico ma perché la persona che ho davanti è consapevole riguardo al perché vuole fare il percorso e perché vuole cambiare azienda o mestiere.

Poi ci sono persone che reagiscono al rifiuto in modo diverso, chi non manda CV per paura di non essere richiamato*, o chi vive ogni risposta negativa come una sconfitta.

Chi decide di fare un percorso di Career Coaching non ottiene 20 colloqui di lavoro in più ma un grado di consapevolezza maggiore, che lo* farà affrontare la ricerca e il prossimo impiego con un punto di vista più maturo professionalmente.

Buon lavoro

Kristina

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